Antica Birreria Peroni

 

Quando un passante frettoloso che deve recarsi da piazza Santi Apostoli in piazza San Silvestro,  cammina per via di San Marcello e   passa davanti all'antica Birreria Peroni  può avere l'impressione di percorrere una delle tante stradine di Roma.

Invece non è così.  Quei sampietrini raccontano storie di miracoli e quel locale, unico nel suo genere, vive realmente in odore di santità.

In origine era un "Catabulum", cioè una stazione delle poste romane dove venivano ricoverati i cavalli e le vetture dei corrieri postali.

Proprio in quel luogo,  Papa  Marcello I (poi fatto santo), fu sottomesso ai lavori più degradanti e   per questo la zona assunse nel tempo una forte sacralità.

Sulle rovine delle scuderie, venne eretta una chiesa dedicata al Santo Pontefice, con la facciata al lato opposto dell’attuale, oggi sita su via del Corso e dalla quale l'attuale via  prende il nome.

Nel 1519 un incendio distrusse la chiesa che fu riedificata con la facciata in Via del Corso. Sorse inoltre, sul demolito palazzo Costa, la Galleria San Marcello che univa la strada a Via del Corso.

Nella Galleria, ora di proprietà della Banca di Roma, si può ammirare l’antica fonte battesimale della chiesa preesistente.

Nel 1669 un fatto miracoloso interessò la via: l’immagine della Vergine, che si trovava raffigurata in un edicola, mosse gli occhi.

Per questo, la famiglia della Marchesa Lavarelli Papazzutti, fece edificare il più piccolo santuario mariano esistente, attualmente conosciuto come la "Madonna dell’Archetto" e nel 1796 si verificò nuovamente lo stesso miracolo.

Su queste fondamenta di santità nasceva, ai primi del ‘900 un deposito di birra e ghiaccio che in seguito avrebbe dato origine all’attuale "Antica Birreria Peroni".

La trasformazione iniziò negli anni 20, il pittore Albani affrescò le sale, compresa l’ultima ove allora ancora esistevano le corde per suonare le campane dell’adiacente chiesa.

Le citazioni che si possono leggere, furono opera del Conte Salvucci, membro dell’Accademia delle scienze del Vaticano.

Un fatto inspiegabile avvenne durante l’affrescatura delle pareti, sul piccolo arco che separa la sala delle campane, dalle altre, apparve un misterioso simbolo che, nonostante l’impegno del pittore, riaffiorava sempre.

Un fatto che in quel tempo fece parlare di esoterismo indecifrabile.

L ’Antica Birreria Peroni stava iniziando il suo lungo percorso di attività.

Nell’attuale ingresso vennero posti dei vasconi in cemento per contenere le bottiglie di birra che venivano coperte di ghiaccio tritato finissimo e da un grande telo per non far disperdere il freddo. Agli assidui avventori veniva dato, in segno di gentile accortezza, un boccale numerato ove poter gustare la birra in modo personalizzato ed esclusivo.

Il ghiaccio e la birra, consegnate in tutta la zona circostante, aveva un unica provenienza: l’Antica Birreria Peroni.

Il suono degli zoccoli dei cavalli dei corrieri postali si era ormai perso nel tempo.

Ora in Via S. Marcello risuonava l’incedere fragoroso dei possenti cavalli ungheresi che trasportavano i barili, colmi di birra, che avrebbe dato via alla nascita della famosa  birra alla "spina".

Di sera l'Antica Birreria Peroni continua come un tempo ad essere una delle più caratteristiche e note birrerie della capitale e durante il giorno è diventata self-service e mensa  per i numerosissimi impiegati della zona.

Questo non vuol dire che l'atmosfera che aleggia nella zona non sia sempre quella di  un  tempo.

 

 

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