Il sottofondo midi di questa pagina è Mi ritorni in mente di Battisti.

IVREA

la gente e la sua fabbrica

La città di Ivrea si estende al centro di una conca, sulla strada che porta in Valle d’Aosta.

E’ delimitata da una caratteristica serie di rilievi montagnosi denominata La Serra, assieme ad alcuni monti prealpini del Canavese.

La città moderna si stende in piano occupando le due sponde della Dora Baltea, mentre il suo centro storico si arrampica su di una collina che porta al Castello ed al Duomo.

Dove ora c’è la città, nei tempi preistorici, c’era un immenso lago formatosi con lo sciogliersi dei ghiacciai.

Ecco perché tutto intorno alla città, oggi ci sta un così elevato numero di piccoli laghi residui.

Forse sono pochi a sapere che agli inizi degli  anni '70, in questa città vennero progettati e prodotti   per la prima volta al mondo i primi  Mini Computer, molto simili a quelli dai quali, dopo diversi anni sarebbero nati i Personal attuali.

Olivetti A5

 

Supporto magnetico di 256 caratteri: MC

 

 

In quel tempo Microsoft non esisteva ancora, non si parlava di Windows e neppure di MS/DOS e forse Bill Gates stava ancora frequentando le scuole medie.

Però ad Ivrea esisteva la Olivetti, che fino ad allora era stata la più importante produttrice di macchine da scrivere del mondo e cominciava a diventare importantissima per le tecnologie informatiche.

Proprio in quegli anni,  lavorando in una società consociata alla Olivetti, ebbi l’onore di poter lavorare ed “armeggiare” con quelle macchine un po’ arcaiche (rispetto ai tempi nostri) di nome  "AUDIT A/5".

 

Ivrea, una piccola città, ma una grande industria.

La storia di Ivrea è praticamente la storia della sua fabbrica perché se la storia è il senso del tempo, memoria del passato, attesa del futuro, Ivrea non ha una grande storia.

Qualche rudere romano, un castello medievale, vecchie case circondate dalla città nuova con il quartiere ordinato della fabbrica e una periferia informe sulle sponde della Dora Baltea.

Fuori, un paese splendido e intatto.

Il paesaggio è dolcissimo e il vento della valle· leviga i monti, il cielo, i pensieri.  Il vino è buono.

Per ingrandire le foto cliccaci sopra.

I  Tetti d'IVREA

I

 

 

 

 

 


Il contrasto tra due mondi

 

Quando la fabbrica rappresentava fortemente la vita, i ritmi erano regolati dalla fabbrica:

  • Traffico intenso ed impulsivo  prima e dopo lo scoccare dei turni di lavoro.

  • Ore vuote,  strade solitarie e silenziose tra un turno e l'altro .........

La serenità del centro storico...

La piazza del Municipio

Passeggiare per il centro

Andare a scuola in bicicletta.

Ritrovarsi ed incontrarsi.

La Fabbrica:

Scherzi dell'architetto.

       

 

L'asilo per i figli dei dipendenti

Tute blu e colletti bianchi

 


 

 

 

Pagina aggiornata il Martedì 17 Dicembre 2002 alle 23.32 By Enzo

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