NEL CUORE, NELL'ANIMA

 

NEL CUORE E NELL’ANIMA

“Il gatto giocava ormai da troppo tempo col suo topo che ben cosciente del suo ruolo, aveva inutilmente fatto di tutto per ribaltare la situazione.

Il gatto, con la sua solita agilità sferrò l’ultima zampata e saltellando se ne andò nuovamente via, lasciando la sua vittima esanime”

In ogni juke-boxe vibrava ossessiva “nel cuore e nell’anima” e da quel momento, di tempo ne è passato veramente troppo.

Ma la memoria si sa, a volte ha dei poteri straordinari e a volte è capace di far rivivere queste storie fin dall’inizio.

Lei lo rendeva felice, ma troppo spesso senza volerlo gli faceva del male. Non lo faceva per  cattiveria, ma lo faceva. 

In ogni caso a lui non importava niente; nonostante tutto con lei avrebbe diviso il suo futuro e la sua giovane vita di ventenne, a qualsiasi costo.

Ogni persona con un minimo di logica, non potrebbe mai credere che nonostante le sofferenze, nel suo cuore e nell'anima sarebbe poi per sempre aleggiato un impalpabile ma implacabile desiderio di essere nuovamente agguantato dal gatto, a qualunque costo.

In questi casi la logica e la razionalità valgono poco, specie per un bambino imprigionato nel cuore e nell'anima di un adulto.

Mentre “Nel cuore e nell’anima” vibrava in ogni jukebox e primeggiava in tutte le classifiche, per la prima volta l’amore non fu platonico.

In quel periodo lei gli ricordava sempre: “Hai un buco al mento!” E lui sorridendo, si gonfiava con fierezza.

Le parole di quella canzone volteggiavano nell'aria, anche quando insieme trascorrevano i pomeriggi assolati di primavera su uno scalino del Campidoglio, con Marco Aurelio a cavallo che per imbarazzo era costretto a guardare altrove, anche quando sotto la pioggia, andavano alle manifestazioni sotto la pioggia senza ombrello. Lui faceva buon viso per non essere capace di fermarla …. anche perchè nel suo cuore e nell'anima era felice ugualmente.

Un lungo mantello nero, una corsa per mano su per Trinità dei Monti in mezzo alla gente divertita ma che sembrava invidiosa per la loro straripante felicità.

La Gilera rombava veloce e i loro capelli lunghi svolazzavano dietro.

Voli alti con lei verso la luce, fino a quando all'improvviso lei fuggiva lontano e lui non riusciva proprio a fermarla. 

 

“Il gatto sferrò l’ultima zampata e saltellando se ne andò via definitivamente.

Il topo anche se esanime rimase in vita”.

 

Senza di lei tutto si spense, anche se quella canzone continuava a vibrare in tutti i juke-boxe.

Un po' di tempo trascorse con la sua dolce amica. Essi si consolarono reciprocamente per il loro ruolo di vittime.

Lo facevano davanti a tanta pizza, alle feste dell’UNITA’ o immersi tra la folla dei concerti Rock.

Così ci si poteva consolare meglio, ma quando occorreva, per  alleviare le sofferenze scappavano in moto ai confini del mondo.

Stavano per innamorarsi.

Ma le parole rimasero prigioniere nel loro cuore e nell'anima.

Una mattina arrivò “posta” ed un appuntato dei carabinieri sparò sulla faccia di lui:  “ENTRO DOMANI A CASERTA!”.

La chiamata per la scuola allievi ufficiali, anche se attesa gli piombò addosso come una valanga di neve in montagna e un segmento importante della sua vita terminò improvvisamente.

La magia di quei momenti non tornò mai più, quanto gli è mancata

Di lui ne fecero un ufficiale di Cavalleria, un assaltatore dell’esercito italiano, e Dio sa quanto credeva in quei valori. Si sarebbe fatto ammazzare per gli ideali, per la Patria e per tutte le sue contraddizioni.

E quello che aveva da dire, rimase per sempre chiuso nel suo cuore e nell’anima.

Egli non ha mai più pianto per amore! Hanno pianto altri, ma lui non c’è più riuscito.

Ha imparato molte cose, ha imparato anche a far l’amore, ma è rimasto sempre un bimbo.

Inoltre, dopo tanto tempo se lo cerchi in silenzio, nel suo cuore e nell’anima puoi ancora intravedere l’ombra lontana di un bambino che di nascosto ti spia. Alla fine, l'unica cosa giusta di tutta questa storia, è solo la morale:

"Non lo cacciare! Non cacciare mai quel bambino nascosto nel tuo cuore e nell'anima!"

Tratto dai  "I racconti nel baule"   (1973-74) mai pubblicati perché tanto.... chi li avrebbe pubblicati? E poi, non interessano a nessuno! 

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Pagina aggiornata Sabato23 settembre 2006  alle 10.30 by Enzo

 
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